Portiere a Vento o Controvento?
- Non Facciamo Confusione
- 1 Settembre 2023
Il trascorrere del tempo può determinare cambiamenti anche nel significato delle parole e a tal proposito è emblematico quanto accaduto con le portiere, una confusione generata proprio da chi dovrebbe invece argomentare sulle auto storiche con cognizione di causa
La 600 D prima serie, la Multipla o la 500 D, hanno le portiere a vento o controvento? Un quesito che neppure si pone per chi ha superato i 70 anni, ma che le nuove generazioni di appassionati faticano a decifrare, per niente agevolati da un fiorire di recenti interpretazioni che lasciano perplessi, se non sbigottiti.
█ Tutto e il suo contrario
Dalle due pubblicazioni più autorevoli del settore auto, anche solo per la storia che si portano dietro, ci si aspetterebbe quel rigore che purtroppo manca sulle testate più recenti, soprattutto quelle on-line. Invece, su Ruoteclassiche, in due differenti articoli del 2017 e del 2020, si afferma che le Fiat 1500 6C Cabriolet e la 500 D hanno le portiere controvento. Nel 2021 si cambia idea e in un pezzo sulla 500, la serie D dispone ora di portiere a vento. Non è finita.
Quattroruote riesce persino a superarsi cambiando opinione nel breve volgere di 20 giorni: se il 30 settembre 2020 le portiere incernierate posteriormente sono controvento, già il 20 ottobre, in un altro pezzo, ridiventano a vento. Tralasciamo per pudore altri esempi relativi a pubblicazioni più recenti, quasi tutte allineate nell’indicare erroneamente come controvento le portiere incernierate posteriormente.
Sarebbe già abbastanza spassoso così, ma ovviamente non c’è mai fine al peggio, perché l’apoteosi della disinformazione la si raggiunge con l’Accademia della Crusca, l’istituzione che da più di 400 anni è il riferimento per la lingua italiana. In un lungo articolo a firma di M.Mazzone, partendo proprio dalle idee confuse palesate dalle riviste specializzate che abbiamo citato, a seguito di tutta una serie di elucubrazioni attingendo a riferimenti che nulla c’entrano con l’argomento di cui si tratta, si arriva alla conclusione che la formula più accettabile è quella errata, ovvero che “per la tipologia delle portiere incernierate sul retro è preferibile utilizzare l’espressione portiere controvento” (link all’articolo).
Se anche la massima istituzione della lingua italiana avvalora un evidente strafalcione, c’è da preoccuparsi.
La Fiat 600 adotterà le portiere a vento (in figura) fino al 1964, con l’arrivo della 600 D seconda serie si passerà alle portiere controvento.
█ Col vento la portiera vola via
Proviamo a dare un senso alle parole. Portiere a vento è la forma abbreviata della locuzione portiere con apertura a favore di vento, ovvero le portiere che avendo un punto di rotazione posto sul lato posteriore, aprendosi, ruotano all’indietro spinte dall’azione del vento, cioè si pongono a suo favore, un concetto mutuato dalla vela.
Per contro, le portiere con il punto di rotazione posto anteriormente, per aprirsi devono necessariamente ruotare in avanti esponendosi all’azione contraria del vento, per tale motivo assumono la definizione di portiere con apertura controvento.
Per evitare di generare confusione, le pubblicazioni dell’Editoriale Domus avrebbero potuto consultare i vecchi numeri anni ’50 e ’60 di Quattroruote, dove le portiere della 500 D sono inequivocabilmente indicate come a vento e quelle della 500 F controvento. Tra l’altro, quella dell’alienazione delle portiere a vento sarà una battaglia avviata proprio dal compianto Mazzocchi, fondatore, editore e direttore del mensile milanese. In alternativa, si sarebbe potuto sbirciare tra le vecchie pubblicità della Fiat aventi per oggetto le sue utilitarie e pubblicate nel periodo di passaggio dalle serie con portiere a vento a quelle controvento. O infine, ancora più semplicemente, contattare il Fiat 500 Club Italia o il Club Nazionale Fiat 600, dove i soci con i capelli bianchi che hanno vissuto l’epoca del cambiamento avrebbero potuto dare indicazioni di prima mano, anche agli esperti di semantica dell’Accademia della Crusca.
█ Prima delle auto furono le carrozze
Dalle diligenze alle carrozze di rappresentanza, lo sportello d’ingresso è quasi sempre incernierato sul lato posteriore per favorire l’accesso al sedile disposto nel senso di marcia, il divano posteriore arretrato rispetto alla portiera. Le automobili fino agli anni ’30, soprattutto quelle di lusso, hanno continuato a mantenere tale caratteristica e sempre con lo stesso scopo, favorire un comodo accesso alle sedute interne.
La Ford, unitamente ad altre case ad essa vicine per filosofia tecnica quale ad esempio la Fiat, inizia sin dagli anni ’20 a incernierare le portiere anteriormente, ricorrendo al fissaggio delle portiere al montante posteriore solo quando per esigenze di allestimento diventano di piccole dimensioni o quando il loro profilo interferisce con il parafango delle ruote posteriori.
Con l’avvento delle auto con telaio a “X” e a carrozzeria portante si abbassa il pianale, il che costringe in molti casi i costruttori a mantenere la soluzione delle portiere a vento per favorire la “discesa” in auto. Su tutte vale l’esempio delle portiere anteriori della Citroën Traction Avant o anche delle Fiat 1100E, in controtendenza rispetto ad esempio alla precedente 508 “Balilla”.
In Italia, negli anni ’50, la portiera a vento sarà d’uso esclusivo delle auto di dimensioni medio piccole, vedasi la 600, la 500 o la 1100/103, o degli autocarri a cabina avanzata, fino a quando una nota ministeriale del 1964 obbligherà i costruttori ad abbandonare le porte a vento per evidenti ragioni di sicurezza, con le deroghe del caso previste esclusivamente per i veicoli commerciali. ▄