La Citroën C4 del 1928 è una vettura di grande successo, solo il primo anno se ne producono ben 70 mila esemplari; per avere un termine di paragone, l’intera produzione della concorrente Fiat 514 non supera le 40 mila unità in tre anni.
L’anno successivo, nel ’29, si ha la prima crisi finanziaria mondiale e i produttori si sforzano di rendere l’automobile un acquisto che risulti anche utile.
Partendo da questa esigenza, Citroën propone un uso utilitaristico della C4 a telaio allungato. Grazie alla possibilità di rimuovere velocemente i sedili posteriori e al comodo doppio sportello di coda apribile, la berlina francese si trasforma facilmente in un veicolo da carico leggero utile per le imprese commerciali e artigianali. Per completare l’opera, si applica sulle vetrature laterali posteriori un pannello con l’insegna dell’attività e la trasformazione è fatta: da comoda berlina a pratico veicolo commerciale. ▄