Al MAUTO: Un’Avventura Chiamata ISO

Mostra Iso Rivolta - Mauto
Logo ISO

Mostra Temporanea
"L'ISO AVVENTURA"

Mostra Temporanea
"L'ISO AVVENTURA"

 

QUANDO:

fino al 24 Settembre

 

 

DOVE:

al Museo Nazionale dell’Automobile di Torino

QUANDO:

fino al 24 Settembre

 

DOVE:

al Museo Nazionale dell’Automobile di Torino

Testo e Foto: Thesis

La mostra monografica inaugurata lo scorso 28 marzo negli spazi espositivi del Museo Nazionale dell’Automobile “Giovanni Agnelli” di Torino (MAUTO), curata da Luca Baraggia, Manuel Bordini, Flavio Campetti e Federico Signorelli, oltre a essere la prima esposizione dedicata alla storico marchio moto-automobilistico italiano Iso Rivolta, è anche l’unica a ripercorrerne la storia partendo dalle origini, esponendo molti esempi della variegata produzione dell’azienda fino alla sua chiusura nel 1974: si parte da scooter e moto, passando per l’iconica “bubble car” Isetta e le granturismo fino ad arrivare ai veicoli commerciali e… a una motoslitta! 

I fini della mostra sono evidenti, far scoprire e riscoprire un marchio di assoluto rilievo spingendo al contempo sulla nascita dell’Archi-Museo Iso, appoggiata e promossa dal MAUTO proprio attraverso questa mostra, utilizzando parte di uno dei capannoni industriali sopravvissuti all’interno del quale si è costruito materialmente il mito Iso; ancora lì, a Bresso, dove è nato e aspetta di ritornare per mostrarsi quale eredità culturale, dove poter accogliere e tramandare questa straordinaria avventura dell’ingegno italiano. Quella della Iso è stata una vicenda affascinante e decisiva sotto molti aspetti: fondata da Renzo Rivolta, e in seguito guidata dal figlio Piero, seppe interpretare i gusti e il sentire del proprio tempo, seguendo, e più spesso anticipando, i sogni e i bisogni di quell’Italia che, dal secondo dopoguerra, si avviava al miracolo economico attraversando in seguito i ruggenti anni sessanta e i difficili settanta. 

Si parte dalla Isothermos, realtà rilevata da Renzo Rivolta e dedicata, tra gli anni Trenta e Quaranta, alla produzione di refrigeratori e riscaldatori, passando successivamente alla produzione di scooter e moto, rappresentati in mostra dal grande successo dell’Iso 125 Isoscooter (1949) e dell’Isomoto 125 (1952). A coronare il duetto anche una Isomoto con sidecar prodotta nel 1954 dalla consociata “Borgward Iso Española”. 

Si continua con la prima produzione automobilistica, dunque con l’iconica Iso Isetta (1954), vetturetta sfortunata in Italia ma che salvò dal fallimento la BMW, e continuando nel comparto moto, si prosegue con le Isomoto GT (1954), Isomoto C (prodotta nel solo 1955), la possente Iso 200 (1953) e l’internazionale scooter Iso 150 F Diva (1959)

Ma prima di passare alle splendide granturismo esposte con i loro potenti motori Chevrolet V8 statunitensi, è doveroso segnalare la presenza del curioso Prototipo 100.000 (1961), progetto di un “fuoristradino” con il motore a “sogliola” della Fiat 500 Giardiniera che non vide la luce e che si credeva scomparso, e poi del rarissimo autocarro Iso 400 del 1960 con motore boxer. 

Del 1964 è invece la peculiare Iso Rivolta GT340 esposta, che per diversi mesi funse da test car (presenta difatti alcune caratteristiche uniche), mentre di grande impatto è la scintillante Grifo S del 1969, una delle 13 varianti “Targa” prodotte. Immancabili la grande berlina Fidia e la coupé Lele (entrambe del 1972) che inaugurano il filone delle vetture volute da Piero Rivolta, figlio del fondatore che ne ereditò l’azienda nel 1966. A chiudere il percorso insieme alla serie di pregiati documenti esposti, un’altra curiosità rappresentata dalla fortunata motoslitta Iso Flying (1970). Sono questi autentici capolavori della tecnica e del design, tratteggiati da personaggi del calibro di Ermenegildo Preti, Pierluigi Raggi, Giotto Bizzarrini, Giorgetto Giugiaro, Marcello Gandini ed Ercole Spada. 

La mostra, prorogata con successo fino al 24 settembre prossimo, è in sintesi l’occasione per conoscere e scoprire il variegato universo della Iso, mostrato in tutta la sua bellezza e genialità, dal tratto tipicamente italiano e dal gusto internazionale.

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