FIAT 508 Balilla, un Restauro Difficile
- Passione Auto Storiche
- 8 Settembre 2023
FIAT 508
1932
Cambio 3 Marce
- 4 cilindri 995cc
- 20cv 80km/h
Nonostante l’ampia diffusione, la documentazione disponibile presso le fonti ufficiali è scarsa.
Il risultato sono le tante, troppe, 508 restaurate con leggerezza
di Alessandro Tarantino
fondatore e amministratore gruppo
facebook “Passione Auto Soriche”
L‘auto italiana d’anteguerra per eccellenza, la prima a realizzare numeri di produzione elevati: oltre 110.000 esemplari costruiti dal 1932 al 1937. Al Lingotto di Torino ancora si sentono i martelli di mani venete e piemontesi che battono i rivetti del telaio.
Con un nome che strizzava l’occhio al regime fascista, la Balilla non entrò mai nel cuore del Duce che, anzi, nutriva freddezza verso gli Agnelli.
In qualche modo questi riuscirono ad ammaliarlo e, alla presentazione, dopo averla guidata, il Duce si compiacque elogiandone “l’eleganza, la robustezza e la modicità di prezzo della Balilla, che rispondeva brillantemente ai requisiti di macchina utilitaria per l’automobilismo del popolo.“
Non solo, agli Agnelli concesse persino il regalino tanto auspicato: l’esenzione dal pagamento della tassa di circolazione fino al 30 giugno 1933 per tutte le “utilitarie nazionali con motore fino a 12 cavalli fiscali e di prezzo non superiore alle 12.000 lire”.
Una legge studiata proprio per le caratteristiche della Balilla, ad personam si direbbe oggi, che valse ai futuri possessori un risparmio di ben 250 lire, oltre la metà di uno stipendio mensile medio dell’epoca.
Il progetto 508 venne collaudato sulla nuova pista del Lingotto, quella sopra il tetto per intenderci, poiché nelle intenzioni dei tecnici si doveva produrre l’auto più affidabile del momento. ►
█ LE VERSIONI
La vettura per tutti non è più un sogno! Cartone animato pubblicitario risalente al 1932 – Centro Storico Fiat