Materazzi, Io Lo Conoscevo Bene

Pagina 2 di 2

  Ingegnere, che auto mi consiglia?

Per molti era l’occasione per chiedere banalmente indicazioni sull’auto nuova da comprare e anche in questo caso si prodigava nel dispensare consigli. Quelle poche volte che andava in macchina, usava un’anziana Opel Vectra

Una volta anch’io gli chiesi un consiglio circa la possibilità di sostituire la mia Renault Laguna 2.0 Diesel del 2011: “Che dici ingegne’, mi vendo la macchina e ne prendo un’altra?”. E lui: “Per carità, non la cambiare mai, motori così non ne fanno e non ne faranno più, lascia perdere. Ti raccomando, tienitela stretta”, mi rispose. 

Mi raccontava della vendita della sua Stratos stradale che teneva in garage, è un aneddoto utile per capire che tipo di persona fosse. Uno svedese gli aveva chiesto di vendergliela e di tanto in tanto lo contattava per cercare di convincerlo. Quando ha realizzato che l’acquirente era mosso da sincera passione, gliel’ha ceduta senza fare alcuna trattativa: “Fai tu il prezzo e portatela via”, gli disse.

█  Il mio regista stravedeva per lui

Dopo aver realizzato l’intervista all’ingegnere, rientrai negli studi televisivi per consegnare il video. Quando raccontai al mio giovane regista di essere stato a casa di Materazzi, quasi non ci credette. Lorenzo, appassionatissimo di auto, mi chiese immediatamente di ritornare dall’ingegnere per conoscerlo personalmente. Lo richiamai per prendere un appuntamento spiegandogli della passione e del desiderio di Lorenzo d’incontrarlo.

Una volta a casa sua, inutile dire dell’accoglienza che ci riservò, la visita si era presto trasformata in una vera e propria festa. Quando percepiva di avere di fronte a sé un autentico appassionato, si apriva completamente e si metteva totalmente a disposizione. Abbiamo continuato a frequentare casa sua più e più volte, sempre accolti con disponibilità ed entusiasmo. In particolare, con Lorenzo si era creato da subito un rapporto speciale, tanto che ad un certo punto non passava settimana che non andasse a trovarlo. 

Ciclicamente il video della nostra intervista viene riproposto sulla nostra TV locale, ottenendo sempre un nuovo successo: ogni volta che va in onda vengo fermato ancora per strada da chi mi chiede ulteriori dettagli o da chi vuole farmi notare nuovi aspetti. 

Materazzi sentiva la necessità di condividere il suo sapere, non era il tipo di persona gelosa delle sue conoscenze. Mi raccontava che da giovane aveva suo malgrado vissuto questa situazione e che per antitesi sentiva di dover invece trasmettere ad altri le sue esperienze, soprattutto ai giovani. Passava molte ore della giornata a leggere, era appassionatissimo di libri tecnici e teneva tantissimo alla sua fornitissima biblioteca che aveva realizzato negli anni. Al momento non so se ci sia un progetto per conservare e valorizzare la sua documentazione, spero davvero non vada dispersa.

█  Il suo rapporto con Ferrari

Quando si parlava di Ferrari impazziva, cambiava completamente tono, era chiaro che era legato ad Enzo Ferrari da un rapporto particolare. Sottolineava sempre che prima del suo arrivo la Ferrari realizzava un progetto ogni tre anni, arrivato lui, con la sua dedizione al lavoro, ogni anno se ne realizzavano anche tre. In privato mi raccontava che, dopo la scomparsa del Commendatore, gli uomini Fiat decisero di farlo fuori estromettendolo da ruoli direttivi. Una cosa tremenda, che ancora dopo tanti anni faticava ad accettare. 

Con l’ingresso di Fiat nella gestione diretta, la Ferrari come la concepiva lui non esisteva più. In precedenza, in Ferrari si usava ancora accordarsi sulla parola, con una stretta di mano, era un rapporto tra uomini. L’arrivo della Fiat aveva stravolto questa concezione, adottando il formale modello impiegatizio che Materazzi non gradiva per niente. 

Se penso all’ingegnere come l’ho conosciuto io, non posso che descriverlo come un ottimista, un trascinatore, adorato dai propri collaboratori. Era inoltre un gran lavoratore, ripeteva sempre che per raggiungere un obbiettivo bisogna impegnarsi allo spasimo e lottare. 

Ho accennato al consiglio di Materazzi di tenermi stretta la Laguna e non cambiarla mai. Beh, non meravigliatevi, ho seguito alla lettera il consiglio dell’ingegnere: vado ancora in giro con la mia Laguna del 2011. 

Lorenzo Picarelli, regista televisivo, aveva instaurato con Nicola Materazzi un autentico rapporto di amicizia.

Potrebbero interessarti anche...