RAID dell’Etna 2023

 RAID dell’Etna 2023

SCUDERIA DEL MEDITERRANEO

24-30 Settembre 2023

Venticinque anni e la passione di sempre, quella per i motori, per le auto d’epoca e per le bellezze della Sicilia. Una “macchina” organizzativa in grado di valorizzare le bellezze naturali, culturali e storiche dell’isola e portare un indotto a tutta la filiera del turismo.

Un quarto di secolo per un evento che ha consentito nel tempo di coniugare la passione per le auto classiche e godere dei panorami senza pari dell’isola più grande del Mediterraneo, sotto il solito occhio vigile dell’Etna. Quest’anno, l’itinerario di oltre mille chilometri ha abbracciato i borghi più suggestivi dell’isola, con partenza da Palermo e, passando per le province di Messina e di Enna, arrivo a Catania dopo 4 giorni.

Ben 80 gli equipaggi, con concorrenti provenienti da tutta Italia, ma anche dalla Germania, dalla Svizzera, dal Lussemburgo, dall’Austria, dal Giappone, dagli Stati Uniti, dalla Colombia, dal Canada e dal Brasile, a testimoniare la forte attrattiva della formula anche fuori dai confini nazionali.

La manifestazione ha preso il via il 25 settembre da Palermo, richiamando l’attenzione di appassionati e curiosi con la carovana di auto d’epoca tra le vie del capoluogo siciliano.

Partenza con la prima tappa e prove cronometrate, con Floriopoli punto di partenza e di arrivo delle due manche, caratterizzate dal passaggio per Cerda. Due competizioni che hanno permesso di rivivere le emozioni della storica Targa Florio. Successivamente tappa nel messinese: prima a Caprileone, poi a Taormina, oggetto di visita nella giornata successiva, il 26 settembre, alla scoperta di uno dei luoghi più affascinanti della Sicilia Orientale, tra corso Umberto e il Teatro Greco, dove ha avuto il via la prova cronometrata.

Raid dell'Etna 2023

Tanto entusiasmo tra i partecipanti, che hanno goduto della mattina per gustare alcuni prodotti enogastronomici tipici siciliani e godere delle bellezze storiche, architettoniche e paesaggistiche del luogo. Nel pomeriggio spazio alla prova “Letoianni”, con arrivo a Forza D’Agrò, altro borgo da cui godere un panorama mozzafiato e dove gli equipaggi hanno fatto sosta e osservato i principali monumenti storici.

Raid dell'Etna 2023

In testa la gara è serrata, con la coppia Mazzoleni-Gotti su Porsche Speedster del 1956  impegnata a difendere il primato dagli inseguitori, comunque alla ricerca di tempi e punti che permettano di avvicinarli. Con questi stati d’animo è iniziata la terza giornata del Raid dell’Etna, il 27 settembre, animata dalla prova cronometrata Etna. Una scalata verso la vetta del vulcano attivo più alto d’Europa, al culmine della quale i partecipanti hanno goduto del fascino della natura e di un panorama visibile solo a quasi 3mila metri di quota.

Raid dell'Etna 2023

A seguire, la partenza per Castiglione di Sicilia per giungere in un altro borgo della provincia etnea: Linguaglossa. Dopo una breve escursione, il gruppo è ripartito scendendo verso il lungomare di Aci Castello. A fine giornata la coppia di testa allunga in classifica sul resto del gruppo e pone una seria ipoteca sulla vittoria finale.

Il  28 settembre si è puntato verso l’ennese. Un percorso tra la storia e il fascino della competizione, con visita al museo della Venere di Morgantina ad Aidone e due prove di grande spessore tecnico all’autodromo di Pergusa (EN)

La giornata si è conclusa con la sosta nel centro storico di Acireale.

Gli atti conclusivi del Raid dell’Etna hanno come protagonista Catania. Nella giornata del 29 settembre, la mattina è stata caratterizzata dalla passeggiata per il centro storico, tra lo splendore del barocco e del Monastero dei Benedettini; nel pomeriggio spazio alla competizione, con la prova cronometrata Maristaeli, al termine della quale gli equipaggi hanno fatto visita alla base elicotteri della Marina Militare.

La giornata seguente, il 30 settembre, terminata la fase competitiva, è giunto il momento delle  premiazioni e dei commiati.

Raid dell'Etna 2023

L’anno scorso a spuntarla è stata la coppia giapponese Masahiro Yokota e Oki Etsuko,  quest’anno giunta al quinto posto. Con la loro Lancia Aprilia del 1937, però, sono riusciti a portare a casa il premio “Gran Prix Sparco“, destinato all’equipaggio con meno penalità nelle due impegnative prove nell’autodromo di Pergusa, e il “Trofeo San Salvatore“, consegnato alle auto più antiche in gara. In questa speciale classifica rientrano anche la Bentley 3/8 Racer del 1948 di Andree e Reena Dihel, la Jaguar XK 140 del 1955 di Belotti-Marchesi e la Fiat 1100/103 TV del 1955 di Voi-Dee.

Raid dell'Etna 2023

Nella classifica iridata, ad aggiudicarsi il 25° Raid dell’Etna è quindi la coppia Sergio Mazzoleni e Silvia Gotti, su Porsche Speedster del 1956, raggiungendo così la seconda vittoria nella competizione. A seguire Belotti-Marchesi con la Jaguar XK 140 del 1955, terza piazza per Minussi- Bygate su Porsche 911 S Targa 2.2 del 1970. Mazzoleni-Gotti e Minussi-Bygate si sono ripetuti rispettivamente al primo e al terzo posto nel premio “Porsche Tribute“, riconoscimento per le coppie con meno penalità a bordo di auto del marchio tedesco. Seconda piazza per l’equipaggio Kofler-Doeker.

Tra gli altri premi anche il “Cantine Brugnano“, pensato per le scuderie e i club con il maggior numero di equipaggi partecipanti. In testa la Northeast Italian Car Club, con 12 team in gara. Seguono la Swiss Classic Racing Team con 11, il Club Orobico con 6 e il Team Sudtirol con 5. Di questi gruppi fanno parte anche alcuni partecipanti ormai veterani del Raid dell’Etna. A loro è stato dedicato il “Condorelli Fidelity“: ben 15 le presenze per la coppia Pellegatta-Schneider. Tra gli altri storici equipaggi quelli composti da Palermo-Lo Faro (14), Zari (14) e Termini-Arcidiacono (12).

Raid dell'Etna 2023

Premiata anche l’unica coppia interamente al femminile, Daniela e Cristina Roeschel. Sempre alle donne è dedicata la “Coppa delle Dame“, competizione in cui si formano team di donne tra le presenti al raid: un mix vincente tra agonismo e armonia tra i partecipanti. Primo posto a Marchesi-Gotti su Porsche Speedster. La Gotti ha vestito anche i panni da pilota in team con Maccarini, occupando il secondo posto a bordo dell‘Alfa Romeo Giulietta Spider del 1962. Al terzo, invece, la Giulietta Spider del 1962 di Haack- Summer. Infine, il premio “Michelin” destinato alla vettura più antica e a quella più moderna in gara gommate con pneumatici dell’omonima azienda francese.

A chiudere la kermesse l’intervento degli organizzatori Stefano Consoli e Giovanni Spina, soddisfatti «del traguardo raggiunto, frutto del grande impegno di tutto il gruppo della Scuderia del Mediterraneo e degli sponsor».

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