La Ritmo Americana
- Fiat Ritmo 45° Anniversario
- 11 Settembre 2023
Qui New York
Fiat Strada, alla conquista dell’America con mascherina e quattro paraurti
a cura della redazione
La casa torinese è già negli USA dalla prima metà degli anni ’70 quando, in grande stile, con l’intervento diretto di Gianni Agnelli, presenta a gennaio 1979 la Ritmo sul mercato USA. Come per il mercato britannico e canadese, il nome viene mutato in Strada, più adatto alla pronuncia inglese.
Ma il cambio del nome non sarà l’unica modifica: per rispettare le regole di omologazione americane che esigono paraurti sporgenti dalla sagoma, vengono posizionati due ingombranti paraurti a lama direttamente sui paraurti a guscio, con tanto di mascherina anteriore a listelli orizzontali cromati. Il risultato estetico è davvero poco gradevole, ma Fiat punta in modo deciso su questo modello, guardando al buon successo che stanno riscuotendo sul mercato americano le hatchback giapponesi, Toyota in testa. L’obiettivo, neppure troppo pretenzioso, è arrivare vendere 30 mila esemplari all’anno, risultato che però non verrà mai neppure avvicinato.
La Strada è disponibile in versione a 3 e 5 porte nell’unica motorizzazione da 1.5 litri (69 CV) e cambio manuale a 5 marce di serie o, opzionalmente, con l’automatico di origine VW a 3 rapporti. L’alimentazione è a carburatore, con la versione a iniezione (75 CV), la stessa che equipaggia la X1/9, disponibile per la sola California; dal 1981 la versione a iniezione sarà la sola a listino. Tra gli optional installabili direttamente dalla casa produttrice è presente anche il condizionatore, già un must have negli USA.
Al lancio il prezzo è particolarmente allettante, circa 4000 dollari, nel tentativo di offrire un prodotto che sia più economico delle concorrenti giapponesi; nei due anni successivi però crescerà vertiginosamente fino a raggiungere i 6500 dollari, nonostante iniziassero a presentarsi i primi problemi di affidabilità dovuti per lo più all’assemblaggio.
Anche i materiali utilizzati non aiuteranno, le plastiche subiranno gli effetti delle condizioni climatiche estreme andando incontro a evidenti deformazioni. Per tale motivo la garanzia di 2 anni senza limiti di chilometraggio avrà un costo di gestione particolarmente elevato per la casa costruttrice. Nel 1982 la Fiat non potrà far altro che lasciare il mercato statunitense, con rilevanti perdite economiche e d’immagine.
Ciò nonostante, la Strada è ricordata negli USA con simpatia, in particolare per il suo design, indicato come esempio di stile degli anni ’70, nonostante la profonda trasformazione estetica dovuta alla nazionalizzazione non aiutasse. I pochi esemplari sopravvissuti sono spesso oggetto di restauro, occasione utile per eliminare i posticci paraurti sporgenti. ▄
█ La Lectric Leopard 964A
Nel 1980, la US Electric Car, una piccola società del Massachusetts, lancia sul mercato una serie di vetture elettriche basate sulla LeCar, la R5 americana, sulla Fiat 147 e infine sulla Strada. Le Lectric Leopard, questo il loro nome, sono dotate di due pacchi batterie al piombo da 6 volt posizionate al posto del motore endotermico e nel bagagliaio posteriore.
La Lectric Leopard basata sulla Strada, il modello 964A, dispone di un motore General Electric da 17,2 kW (23 CV) a 48 volt che le permette di raggiungere i 65 mph (104 km/h). Sul lato destro del cruscotto è presente la strumentazione supplementare composta da voltmetro e amperometro dall’aspetto artigianale.L’autonomia è ovviamente molto limitata, si può arrivare a percorrere 100 km mantenendo una velocità non superiore a 50 mph (80 km/h). La limitata autonomia e la perdita del vano di carico posteriore ne limitano l’uso al solo ambito urbano.
La produzione cessa dopo solo due anni e circa 400 esemplari prodotti tra tutti i modelli a listino, non proprio un successo. ▄
█ Le pubblicità americane
A lato, raccolta di pubblicità realizzate per il mercato USA ma ambientate in Italia. La prima a Pieve di Cadore (BL) vede la Strada a suo agio sulla neve; nella seconda e nella terza è intenta a districarsi tra i ristoranti del centro storico di Roma; nell’ultima è alle prese con le strade tutte curve della costiera amalfitana. Ambientazioni del tutto estranee alla realtà americana, probabilmente i pubblicitari miravano in particolare a sottolineare la provenienza esotica dell’auto.
Tra gli attori, si riconosce il caratterista Sandro Ghiani mentre si dedica al lavaggio di una VW Golf, anch’essa nell’improbabile versione americana Rabbit.