█ La tecnica
Analizziamo nel dettaglio la replica di Alessandro. La scocca è stata rinforzata nei punti critici e ha ora un roll-bar saldato e completo fino ai duomi anteriori. La carrozzeria è stata completamente riverniciata nella livrea delle Fiat da rally della stagione 1981. Anche le strisce colorate sono verniciate e mostrano un elevato livello di finitura, soprattutto considerando che sono state eseguite in tempi davvero ristretti. Gli adesivi sono stati realizzati su misura. Bellissimi i codolini allargati in resina fissati con i rivetti posizionati con grande precisione a conferma della cura con cui questa auto è stata realizzata. I parafanghi allargati ospitano gli iconici cerchi BWA da 13″ con canale largo da 8″.
Esteticamente questa Ritmo è una replica fedele dell’originale. Uniche dissonanze, gli specchi retrovisori: quella di Bettega montava quelli originali trapezoidali della Ritmo di serie. Anche i fari supplementari anteriori non sono identici a quelli originali. La qualità della lavorazione è evidenziata dal bocchettone di rifornimento ricavato nel portellone posteriore interamente fatto a mano. Internamente, il cruscotto in alluminio riprende il disegno di quello della versione ufficiale, dotato di una ricchissima batteria di strumenti e interruttori. Anche all’interno è evidente l’accuratezza della lavorazione. Alcuni particolari, come i pannelli porta sono un vezzo del proprietario, mentre sedili e allestimento da gara sono moderni per rispondere alle normative attuali.
Ovviamente, la parte che più ci interessa è la meccanica. Come detto il motore è il classico 1,5 litri di Lampredi, completamente rimesso a nuovo e preparato. Albero motore, pistoni, bielle, guarnizione della testa e tutti i componenti sono specifici; l’asse a camme è stato realizzato appositamente. Dopo alcune esperienze con vari carburatori, Alessandro, per rendere la sua Ritmo ancora più simile all’ufficiale, ha reperito una costosa e complessa iniezione meccanica Kugelfischer, che dopo alcune iniziali irregolarità nel funzionamento, è ora tarata alla perfezione. Così come l’adozione del carter secco che ha fatto sudare le proverbiali sette camice prima di essere messo a punto.
Ogni particolare è stato rivisto, come il bellissimo impianto di scarico completo di collettori 4 in 1 e di terminale a doppia canna. Il cambio è un Bacci 5 marce a innesti frontali accoppiato a un differenziale autobloccante. L’assetto è a molla stretta e regolabile in rigidità e altezza, mentre l’impianto frenante è dotato di dischi autoventilanti forati all’avantreno e al retrotreno.
█ Affinamento continuo
La vettura è perfettamente funzionante, il motore, mai testato al banco, ha una potenza stimata tra i 150 e i 160 CV, non lontani dai 165/178 delle Ritmo ufficiali da rally. Alessandro tiene a precisare che ha voluto una regolazione non estrema per preservare l’integrità del motore, che comunque gira allegramente sopra i 4000 giri/min e con un allungo davvero rabbioso dal suono inebriante fin sopra i 9000 giri/min.
Alessandro conferma che è una vettura dura e difficile. Lo sterzo è pesante e impegnativo e bisogna conoscere bene il funzionamento dell’autobloccante per anticiparne le mosse e non perdere il volante con spiacevoli conseguenze. Ancora una volta, abbiamo potuto toccare con mano il livello elevatissimo al quale solo la vera passione può spingere. Passione che richiede innumerevoli sacrifici personali, investimenti in termini di tempo ed economici, ma che, come in questo caso, ripaga e gratifica.
E in Alessandro la passione è davvero tanta: considera questa Ritmo come un cantiere ancora aperto. Il suo scopo è di renderla perfetta su ogni aspetto e fedele quanto più possibile all’originale: per questo ha anche reperito un volante e una pedaliera ufficiali e prossimamente sarà il turno di freni potenziati e un assetto migliorato. E considerato ciò che ci ha mostrato, non dubitiamo che porterà a compimento i suoi propositi. ▄
Si ringrazia Alessandro Marrosu di HF Garage per aver messo a disposizione la sua vettura.