ARO M-461, Orgoglio di Romania

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La ARO arriva in Italia

La M-461 viene presentata in Italia nel suo ultimo aggiornamento “C” il 3 novembre del 1971 al 53° Salone dell’Automobile di Torino, posizionata nel padiglione dedicato ai veicoli fuoristrada in coabitazione con caravan e dune buggy. 

L’allora nascente mercato dei fuoristrada aveva come riferimento un pubblico specifico, i 4×4 erano visti prettamente come veicoli ricreativi, destinati a un’utenza spesso amante della montagna o comunque dell’aria aperta, o in alternativa utilizzati come veicoli da lavoro, tanto da essere all’epoca immatricolati spesso come veicoli a uso promiscuo. 

La presenza dell’ARO alla rassegna torinese è inaspettata perché inizialmente non figura nell’elenco degli espositori, segno che l’idea d’importarla è maturata in tempi strettissimi, probabilmente anche in considerazione della buona accoglienza ricevuta un mese prima al Salone di Parigi

L’importatore italiano è l’Autorom Italiana Srl di Limito (MI) che la presenta nell’unica motorizzazione allora disponibile, il 4 cilindri da 2,5 litri a benzina, e ne omologa due versioni: una da 8 posti, 2 anteriori e 6 posti posteriori, e l’altra a uso promiscuo con carico utile di 650 kg. 

L’auto appare da subito più rifinita rispetto alla simile GAZ 69 già presente sul mercato italiano da tempo, seppure il prezzo di listino di 2,1 milioni di lire la renda più costosa della concorrente russa. 

Come spesso in uso per le auto provenienti dall’Europa dell’Est, viene consegnata con un fornitissimo set di attrezzi a cui si aggiunge una piccola cassetta contenente i ricambi necessari alle prime operazioni di manutenzione. La garanzia è di 6 mesi o 10.000 km. 

Quattroruote sottolinea la lunga lista di accessori presenti di serie, si sofferma brevemente sulle caratteristiche meccaniche, ma inevitabilmente cade nella più comune delle sviste: secondo l’autorevole periodico, il corpo vettura, escludendo qualche dettaglio, è “identico” a quella della GAZ 69M russa. Un abbaglio.

  L’ESTERNO

Sopra: La vista di tre quarti anteriore mette in risalto l’ampia luce presente tra i parafanghi e le ruote. La portiera lato passeggero è di forma rettangolare, quella lato guida è ristretta alla base per permettere il posizionamento della ruota di scorta sulla fiancata. 

Sotto: Sulle M-461 C vendute in Italia la ruota di scorta è invece fissata all’interno del portellone posteriore. Le centine posteriori sono amovibili, come pure le mezze porte superiori che incorporano i finestrini scorrevoli. 

Qui Praga

Repubblica Ceca

L’importazione della M-461 in quella che fu la Cecoslovacchia ha inizio nel marzo 1968, con la peculiarità di essere l’unico fuoristrada a uso civile presente sul mercato. 

L’auto era distribuita dall’ente di stato Mototechna e per la prima volta dalla fine della seconda guerra mondiale poteva essere acquistata anche dai clienti privati. 

È stata impiegata dalle agenzie statali in servizi di pubblica utilità, dall’esercito, dai vigili del fuoco e soprattutto dalla polizia (VB) quale veicolo comando/scorta e per l’ordine pubblico, in questa versione dotata di un lanciatore di fumogeni. 

La Cecoslovacchia è l’unico paese in cui la M-461 è stata disponibile da nuova anche in versione chiusa con tetto rigido metallico prodotto da un’azienda locale e disponibile in due versioni: con portellone posteriore in unico pezzo apribile verso l’alto e con portellone in due pezzi con ante incernierate lateralmente. 

Ulteriori informazioni sono disponibili sul sito: www.aro-m461.cz

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