█ Da X1/38 a Ritmo
Fino a pochi mesi prima della presentazione, la vettura viene indicata con il numero di progetto, trasformato da X1/38 a 138 in ossequio al ritorno alla vecchia nomenclatura a tre cifre. Sottotraccia, però, il marketing da mesi è al lavoro per trovare il nome a quella che sarà la nuova vettura.
Si era infatti deciso di abbandonare le sigle utilizzate fino ad allora per favorire una facile e immediata riconoscibilità, con il nuovo corso che aveva già avuto inizio con la 131 affiancando il suffisso Mirafiori alla sigla di modello. Non si poteva sbagliare, furono quindi inizialmente selezionati ben 400 nomi diversi, tra i quali figuravano Vanessa e Idillio.
Pensando alla commercializzazione sul mercato globale, fu posta particolare attenzione a non utilizzare nomi che potessero richiamare parolacce o avere suoni sgradevoli.
La lunga selezione portò a Ritmo, che però in alcuni mercati fu cambiato in Strada: perché? Ufficialmente il motivo non è mai stato chiarito.
Per decenni una leggenda metropolitana ancora oggi dura a morire, favorita dal periodico Gente Motori, ha voluto che il motivo fosse da ricercare nel richiamo al ciclo mestruale della parola Ritmo nei paesi di lingua inglese, cosa assolutamente priva di fondamento, visto che in nessun paese in cui la Ritmo è stata commercializzata come Strada, ovvero Regno Unito, USA e Canada, il nome Ritmo assume tale significato.
L’unico paese in cui può esserci un fraintendimento di questo tipo è la Spagna, dove però la Ritmo è stata commercializzata da Seat con il suo nome d’origine. Più semplicemente, la parola Ritmo è complicata da pronunciare in lingua inglese ed è poco gradevole da ascoltare.
Stranamente, in Irlanda, anch’esso paese di lingua inglese, la Ritmo viene invece commercializzata come tale. ►
Qui Parigi
All’ombra della Tour Eiffel la Ritmo ha avuto e ha tuttora molti estimatori. All’epoca della presentazione impressiona per l’audacia del design, con le pubblicazioni francesi che dubitano persino sia opera del Centro Stile Fiat. Addirittura la stampa vede nelle linee delle Ritmo la matita di Bertone, ingannati dal piccolo rialzo alla fine del tetto, elemento stilistico utilizzato sulle Innocenti Mini a sua firma, e gli accredita improvvidamente persino il disegno.
Non potrà sottrarsi al confronto con quella che oltralpe è considerata fino a quel momento il punto di riferimento in termini di innovazione stilistica, la R14, tanto da vedersi affibbiata l’etichetta di “Renault 14 à la sauce italienne”. In realtà, dietro tale provocazione si nasconde un malcelato disappunto nel constatare come in Fiat siano riusciti nell’impresa di realizzare un’auto stilisticamente ancora più innovativa della pur innovativa R14.
Sul mercato francese trovano un certo successo le versioni più rifinite, in particolare la Targa Oro, la “Ritmo a 5 stelle”, e le sportive.